Pagina:Guerrazzi - L'asino, 1858, III.djvu/21

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ne a sapersi, ed è la prima, che non può farsi opera più meritoria, nè più piacente a Dio, oltre quella di raccogliere gli Asini; la seconda da poi, che la cerca e il ritrovamento degli Asini somministrano prova eccellentissima della molta attitudine a governare; laonde, comechè ai tempi miei non riuscisse malagevole trovare Asini, tuttavolta fra i potenti della terra quelli che sapevano il mestiere davvero fecero loro sempre buon viso promuovendoli sovente a magistrati, più spesso ad accademici, spessissimo a ciambellani; anzi una volta in certa guerra d’Italia crearonli tutti capitani di eserciti italiani. Nè hai da credere che quella di Saulle fosse l’unica prova, perocchè in questa guisa argomentando tu t’inganneresti a partito; la storia abbonda di esempi; quel povero diavolo dell’imperatore Leone l’isaurico, che fu scomunicato per avere voluto osservare i precetti di Dio, ebbe il vaticinio dagli Ebrei di tenere l’impero di Oriente, mentre correva dietro il suo Asino384.

Al maresciallo Bassompierre somministrai argomento del motto arguto col quale trafisse Enrico IV, che pretese mordere lui mostrandogli, che quale Asino dà in parete tal riceve: raccontandogli il maresciallo come avesse fatto il suo ingresso in Madrid su di un Mulo, lo interruppe esclamando: — L’orrevole mostra, in fè di Dio, un Ciuco sopra un Mulo; a cui tosto il Bassompierre