Pagina:Guerrazzi - L'asino, 1858, III.djvu/4

Da Wikisource.
2

la teme può chiamarsi libero veracemente. Tieni la tua anima in mano e ti sentirai sempre padrone di te; spesso di altrui. La provetta età reputarono gli animosi ottimo scudo ad ogni maniera di tirannide, come quella che serve quasi di pristilio al tempio della Morte. Così Castricio, repugnante ad ordinare che Piacenza rendesse gli ostaggi, essendo stato minacciato da Gneo Carbone con le parole: — bada, io ho molte spade — rispose: — ed io molti anni. — Non diverso il giureconsulto Cascellio, il quale nè per minaccia consentì a dettare le formule delle donazioni dei truculenti triumviri Marcantonio, Lepido ed Ottaviano, volendo egli chiarire come fossero indegni i benefizii loro del pari che la fortuna, ed ammonito più tardi ad astenersi dallo sbottoneggiare contro i nuovi padroni disse: — due cose, che la comune degli uomini paiono amare, me fanno libero: anni molti e figliuoli nessuno. — Ad ambedue uguale Solone, che interrogato chi mai lo rendesse audace tanto contro Pisistrato esclamò: — la mia vecchiezza361. Quindi fondatori di religioni, capi di genti e datori di leggi non cessarono di bandire che la vita era una prova dolente, una battaglia, un esilio, un pellegrinaggio sopra la terra, insomma un gastigo di Dio. Chi levò in alto statue, chi piramidi, chi croci, quasi altrettante colonne migliarie che del continuo additassero agli