Pagina:Guerrini - Brani di vita.djvu/477

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DI nuovo i matti 467

carte non provano, stringo i freni.... cioè mi stringo nelle spalle.

Questo è quello che io voleva dire nell’articolo incriminato, non per disprezzo della scienza, ma anzi per grande amore, volendola non sospettata come la solita moglie di Cesare. E la scienza appunto del cervello è quella che ha più bisogno d’andar cauta, bambina ed imperfetta com’è: tanto bambina e tanto imperfetta, che appena conosce le funzioni dell’organo sul quale opera.

E nel dir questo non era certo intenzione mia far lezione a chi ha titoli e ingegno e studio per farla a me; e nemmeno mancare in nulla al rispetto che meritano le persone rispettabili. Solo esponevo quel che frulla in capo ad una unità del pubblico davanti ad un libro esposto appunto al giudizio del pubblico. Ed esprimevo rispettosamente il dubbio che davanti a certe audacie di concetto mal sorrette dal fatto, i profani non avessero a dire medice cura te ipsum.

Nè trovo che la risposta dell’egregio professor Lombroso debba farmi cambiare d’opinione.