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104 il cuore malato

in una smorfia che pareva insieme un sorriso ed una contrazione nervosa. Donna Giacinta si volse al dottor Marzi ed osservò un po’ amara:

— Incominciamo bene; — ma subito si rasserenò perchè il suo cuore quel giorno era pieno d’attesa e di gioia e tutto oltre la sua ansiosa felicità le era lontano e indifferente. E Marzi, quasi intuendo il suo pensiero, le domandò mentre salivano lo scalone: — Vannelli ha annunziato il suo arrivo?

— Sì, ma attendo la conferma, — rispose la donna ansando un poco per la salita e si fermò sul primo pianerottolo sotto una statua della Fortuna con la cornucopia che suo marito chiamava scherzando: il genio ironico della casa.

In quel momento un domestico la raggiunse con una lettera ed ella sorrise un po’ trepida riconoscendo la scrittura rotonda di Luigi Vannelli. Certo egli le annunziava il suo arrivo per il domani, forse per quella sera stessa.

— Permettete? — disse a Marzi, e poichè egli s’avviava per l’altra branca di scale lacerò nervosamente la busta e lesse. Ma frattanto il foglio incominciò a tremare fra le sue dita ed i caratteri a danzare sotto i suoi occhi. Luigi Vannelli si scusava di non poter passare in casa Corsi i dieci felici giorni