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questa è la verità | 157 |
gettò a Sergio uno sguardo distratto e rispose gaiamente: — Ah! Quello è l’ungherese, un curioso tipo ricco sfondato ed altrettanto pazzo. Te lo presento, se vuoi.
— Per carità, — protestò Rinaldo quasi scansandosi da quel pericolo con un gesto vivace, e soggiunse: — Ma tu lo conosci a quanto pare; anzi, sembra che la mia presenza non lo riempia precisamente di gioia.
— Che vuoi; è un esaltato, piuttosto pericoloso per certe sue strane fissazioni. Egli non parla che delle sue conquiste, s’immagina d’essere enormemente interessante e crede che tutte le donne lo amino alla follia, quindi è geloso per sistema di tutti gli uomini. Pare che con questi principii abbia già combinato parecchi guai.
Bianca Olinti pronunziò queste parole di preventiva difesa col volto più sereno e la voce più indifferente, sbucciando una banana per offrirla al marito con un amabile sorriso.
In quel momento Sergio Kadar s’alzò e poco dopo s’udirono vibrare sui palmizi alte e lontane le prime battute d’una marcia guerriera.
— È Kadar che s’inebria di musica, — spiegò Bianca nell’uscire in giardino, ed aprendo l’ombrellino rosso, mentre suo marito infilava il braccio nel suo e s’avviava con lei alla marina, ella si volse un attimo e lo vide dritto e nero sull’alta terrazza,