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Il gioiello dell'ava 171


Tuttavia la possibilità d’interrompere di quando in quando la tediosa monotonia della sua vita provinciale con una giornata di segreto amore, le balenava al pensiero come una promessa non spregevole, come un’avventura abbastanza attirante per non escluderla dal suo prossimo avvenire.

— Ciò che tu mi chiedi sarà tutt’altro che facile e sempre molto arrischiato — ella rispose. — Nei piccoli centri tutto si vede e tutto si sa ed io godo laggiù una fama di donna incorrotta e incorruttibile che tengo molto a conservare intatta. Basterebbe un sospetto di questo genere per farmi chiudere in faccia tutte le porte stemmate o dorate della provincia.

— Queste sciocchezze t’importano assai più del mio amore — mormorò fosco Giorgio alzandosi e mettendosi a tamburellare con le dita sui vetri della finestra. — Tu temi più di perdere le buone grazie di qualche stupida sottoprefettessa che di perdere un’anima che t’ha dato tutta se stessa, una passione che ti ha esaltata come cosa divina.

— Non si vive d’anima, di passione e di cose divine, mio piccolo caro, — ammonì Lucilla con una voce dolcissima, e finì le sue parole in un sospiro così profondo che Giorgio tornò presso di lei, sedette sul bracciuolo del