Pagina:Guglielminetti - Le seduzioni - Le vergini folli, Torino, Lattes, 1921.djvu/227

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sera di vento Dolce salire nella chiara sera, sola col vento che m'abbraccia, folle più d'ogni amor, la strada erta del colle fra un presagio lontan di primavera.

Dolce, s'io pur di un'ironia leggiera mi punga, come chi desto da un molle sogno, se quasi già doler si volle, ride di sua stoltezza passeggiera.

O breve inganno, io ben di te mi spoglio.

Fatta serena, del destino il gioco senza umiltà io seguo e senza orgoglio.

Ma mi figuro d'avanzar guardinga e curiosa, per gioir fra poco d'altra menzogna bella di lusinga.