Pagina:Guglielminetti - Le seduzioni - Le vergini folli, Torino, Lattes, 1921.djvu/228

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un'amarezza Quell'amarezza fu senza parola:

ma l'assenzio ed il fiele ed il veleno, tutto ciò ch'è più amaro, dal mio seno saliva gorgogliando alla mia gola.

L'angoscia che nessun bene consola più non mi urgeva. Sol d'amaro pieno era il mio sangue, nè veniva meno in me quell'onda lenta eguale sola.

M'ammorbava il palato il suo sapore, n'esalava il disgusto la mia voce, come l'acredin d'un malvagio fiore.

Pure, un mio riso ritrovai ancora:

quel riso d'un amaro tanto atroce che stride in bocca e l'anima divora.