Pagina:Guglielminetti - Le seduzioni - Le vergini folli, Torino, Lattes, 1921.djvu/86

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ario.

gelosia Non so dov’ella era nascosta: forse in fondo all’ombra vacua degli specchi.

Non la vidi ma il suo riso mi morse.

Sottile mi vibrò dentro gli orecchi con qualche nota di canzonatura, parve squillar dietro gli arazzi vecchi.

Così sentii l’ignota creatura di voluttà, la preda di lussuria, colei che imprime la sua traccia impura E di gelo restai sotto la furia del desiderio, mi difesi fiera contr’ella che rideva acre un’ingiuria, e contro chi gemeva una pre