Pagina:Guglielmo Bertagnolli, Il primo processo delle streghe in Val di Non.djvu/33

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La fama pubblica dà, per concludere, alla prima persecuzione delle streghe di Val di Non una attenuante di soggettiva buona fede che manca al processo di Nogaredo. Resta aperta la questione se nel primo caso si sia fatto abuso della tortura con eguale larghezza e leggerezza che nel secondo. I documenti fin’ora esplorati tacciono, come già abbiamo constatato, ma quel tanto che dall’istruttoria emerge parla a favore di maggiore coscienziosità e correttezza (una correttezza sempre relativa, ben s’intende!) anche in questo rispetto. — Dunque chi volesse tracciare la traiettoria del furore fanitico attraverso il seicento dovrebbe, purtroppo, darne un diagramma parabolico: incominciando con un certo buon senso, con quasi certa buona fede e con maggiori cautele la pratica forense venne man mano a cadere in preda della cecità superstiziosa e, aiutata da una più larga inventiva della fantasia popolare, finisce cogli eccessi deplorati e illustrati dal Dandolo cogli orrori degli ultimi processi.


L’elemento folcloristico.


I primi processi contro le streghe tenuti in Völs (1510) a danno di nove imputate (Documenti del Ferdinandeo) come pure quello a carico di Orsola Zanggerin di Neunkirchen nel Salisburghese condannata dal giudizio urbano e circolare di Kitzbühel (1594) ànno la caratteristica comune di una larga infiltrazione di elementi leggendari e tradizionali nelle confessioni delle vittime. Sia per vera e propria mania religiosa, sia per isteria prodotta da suggestione individuale o collettiva o dal dolore della tortura, sia per mera obbedienza ai suggerimenti del giudice inquisitore, le poverette descrivono nella loro confessione tutto le avventure che s'intrecciano nel mito medioevale delle fate, del sabba e della vita sovranaturale delle devote al demonio. Tipico il tratto antropofagico del pasto di bambini: costante il particolare della fuga (sulla granata) attraverso i comignoli, nel vortice del vento (Windsbrant) per portarsi ai conventicoli notturni del diavolo, ai festini sacrileghi, alle orgie saturnali sul monte Rosengarten, sullo Schlern o in altri noti boschi diabolici (luci demoniaci).