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Pagina:Guicciardini, Francesco – Dialogo e discorsi del reggimento di Firenze, 1932 – BEIC 1843020.djvu/160

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154 dialogo del reggimento di firenze


stato magistrato tumultuoso stettono assai quieti, si perché e’ plebei principali, poi che erono abilitati al governo, non avevano causa di fare nascere sedizione, si perché quando bene avessino avuto questa intenzione, non trovavano disposta la plebe che non aveva necessitá. E che el governo romano dovessi essere cosi, lo pruova meglio che nulla la ragione che allegò Piero Guicciardini, che volendo adoperare la plebe alle arme, bisognava tenerla satisfatta; o volendo tenerla mal contenta bisognava abbandonare el traino della milizia. Ma perché e’ patrizi, volendo tenere gli onori in sé, non vollono fare questo, e da altro canto non pensorono o non seppono trovare modo che la plebe vivessi sicura dalle ingiurie e che a’ principali plebei fussi aperta la via di potere essere tirati qualche volta ne’ patrizi, cominciorono le divisione; che furono di tale peso che, come io dissi da principio, se la cittá non avessi avuto la disciplina militare tanto viva, vivendo con quelle sedizione, sanza dubio precipitava.

Voi sapete quante volte essendo gli inimici per el paese e quasi in su le porte, la plebe recusò di pigliare le arme; quante volte gli eserciti per dispetto de’ consuli e del senato recusorono combattere e qualche volta si messono in fuga. Sapete la andata della plebe nel Monte Sacro e poi nel Ianiculo; che essendo occupato el Capitolio da’ servi e temendosi che in soccorso loro non venissino gli inimici vicini, non volle el popolo pigliare le arme, che fu con grandissimo pericolo della cittá. Sapete che per le medesime sedizione stettono tanto tempo sanza magistrati curuli, con difficultá di ragunare el senato; gittoronsi a fare e’ dieci sanza appello, donde ne nacque una tirannide che sarebbe continuata piú ed afflitta la cittá, se lo avere el popolo armato non gli avessi liberato.

Si conterebbono molti altri accidenti che non potevano essere piú periculosi e piú perniziosi; ma la riputazione delle arme loro era tale, che molte volte e’ vicini, ancora che gli vedessino disordinati, non ardivano di assaltargli, e quando pure gli assaltavano, benché tardassino a uscire fuora, lo fa-