Pagina:Guicciardini, Francesco – Dialogo e discorsi del reggimento di Firenze, 1932 – BEIC 1843020.djvu/57

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libro primo 51


ranzia, perché, come ho detto di sopra, la non ha né misura né regola. Io vi confesso che nelle gravezze e’ cittadini dello stato erano riguardati, e che a comparazione loro erano gravati gli altri, ed anche talvolta per altre cause piú particulari qualcuno era male trattato; ma io vi dico che anche el popolo fará el medesimo, perché al porre le gravezze eleggerá spesso persone che sapranno poco di questo come delle altre cose. E dove le gravezze, quando non sono fondate in su’ beni sodi, arebbono bisogno di grande prudenzia e di uomini che cognoscessino bene la cittá e le condizione de’ cittadini, ed anche poi arebbono fatica a non fare di molti errori, pensate quanti ne faranno quando sará in mano di chi sappia poco; sanza che anche loro aranno de’ parenti e degli amici da riguardare, e di quegli a chi voranno male, in modo che e per private passioni peccheranno qualche poco, e per ignoranzia erreranno assai. Vi dico bene che quanto a’ modi delle gravezze, saranno communemente piú ingiusti e peggiori quegli del popolo, perché la natura sua è caricare sempre adosso a chi ha piú condizione; e perché sono piú numero quegli che ne hanno manco, riesce loro facilmente. E però ordinariamente propongono modi che battono oltro(’) al dovere e’ ricchi, in modo che gli rovinano; che è cosa dannosa alla cittá, perché si debbe conservare ognuno nel grado suo, ed e’ ricchi si hanno a acarezzare non a distruggere, perché in ogni tempo fanno onore alla patria ed utile a’ poveri, e quando è bisogno, sovvengono el publico; e Lorenzo ed e’ Medici avevano rispetto grande a fare che e’ modi fussino piú vivi e manco ingiusti che si potessi. E quanto a ordinare una gravezza che si ponga dalla legge, come disse Piero Capponi, io credo che non sarebbe piaciuta a’ Medici perché volevano in mano el bastone delle gravezze; ma perché ne ho udito parlare mille volte vi dico, se io non mi inganno, che sará grandissima fatica a metterla in uso, e le ragioni vi saprei dire, ma si allungherebbe troppo fuori di bisogno. (1) Cosi, corretto dall’A. su oltre.