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116 diario del viaggio in spagna

ricetto di tutti e’ tristi del paese. E molti vi sono che hanno luoghi e castelli dove chi è pel re non può cognoscere: a costoro concorrono tutti e’ tristi ed assassini del paese, e loro per avere piú seguito gli intratengono, nutriscono e difendono. Da questo bandoleggiare, che cosí si chiama, nasce che questi bandolieri, avendo carestia di danari e parendo loro avere caldo, si mettono talvolta a assaltare alla strada, a che gli invita anche la qualitá del paese, per essere, come è detto, montagnoso, salvatico e male abitato; né vi ha posto el re, quale sia la causa, quella cura e quegli rimedi che si convenivano.

Trovamo nondimeno el paese in piú sicurtá che lo ordinario per uno caso strano e notabile avenuto circa a uno mese innanzi, che aveva sbigottiti e sbaragliati questi bandolieri. Erano in Barzalona due grandi cavalieri e gentiluomini, e’ quali benché anticamente fussino da Girona, aveano abitato in Barzalona grande tempo, e per le ricchezze e molti altri rispetti erano de’ capi di Catalogna. L’uno si dimandava lo Agugliano, l’altro lo Sarriero. Fra costoro erano state lungo tempo grandi inimicizie e bandolerie, per le quali e per essere piú sicuro, lo Agugliano abitava el piú del tempo a uno suo castello. Sarriero che era lo offeso, desideroso di fare vendetta, tenne una pratica col viceré di Barzalona di fare pace; e per trattarla meglio, Agugliano ed el barone dell’Ancustero, gran gentiluomo e de’ primi sua aderenti, vennono in Barzalona in casa del barone sotto la fede di Sarriero data al viceré; dove essendo venuti, Sarriero avuto mezzo di entrare in casa loro per mezzo di uno prete con chi aveva tenuta questa pratica, che era allievo del barone, entrò una notte con cinquanta compagni in casa loro e gli amazzò tutti a dua; e sapendo che pena gli andava, perché el privilegio di bandoleggiare non lo escusava per avere data la fede al viceré, ed anche perché era uficiale, cioè bailo generale del re, nel quale caso el privilegio non ha luogo, fuggí co’ compagni in una nave sua, quale aveva fatta accostare alla terra. La nave era grande e bella ed era in luogo sicurissimo dal mare, ma la giustizia divina fu potente. Venne una fortuna grande, in