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diario del viaggio di spagna 117

modo che el legno andò sotto; lui saltato in su uno banco e difesosi assai dalle onde del mare e giá propinquissimo alla terra, fu sommerso da uno cavallone; de’ compagni alcuni ne annegorono, alcuni venuti in terra furono presi, tra’ quali fu el prete che fu squartato, uno figliuolo bastardo di Sarriero che insieme con uno altro gentiluomo gli fu tagliato el capo; altri furono giustiziati; altri gentiluomini furono condannati alla morte, e’ quali quando passai erano in prigione e cercavano grazia dal re, la quale non venendo tra pochi dí si aveva a fare la esecuzione: non so quello è seguito. La morte di costoro e le giustizie fatte poi, avevano alquanto sbigottiti e’ tristi, in modo che quando passamo non vi era tanto pericolo dagli assassini.

A dí 7 dalla Rocca venimo a Barzalona, discosto leghe quattro, dove stemo uno dí per vederla. La cittá è tutta in piano e posta in sul mare, e di sito molto atto alle mercatantie, le quali non vi fioriscono però come pel passato, in modo che la non è nelle ricchezze che la soleva e massime stando la corte in Castiglia; è bella cittá e grande e bene popolata; non vi si vede edifici particulari molto notabili né molto eccellenti, ma universalmente le case sono belle e belle in ogni luogo della cittá, in modo che come dicono loro e veramente, è cittá per tutto, in modo che a giudicio mio questa è la piú mirabile cosa che la abbi e da potersi in questo preporre a Firenze. La chiesa catedrale, intitolata se bene mi ricordo in santa Eulagia, è piccola chiesa ma è bello edificio e bene inteso: èvi uno altare di argento dove è molta materia e molto lavoro; ha una sagrestia ricchissima dove sono molte reliquie, e tra le altre uno Innocentino che dal capo in fuora è molto bene conservato, e si vedono tutti e’ membri distinti; uno velo della Nostra Donna; è molto ricca di ornamenti di oro, di argento e di gioie; ha bellissimi paramenti ed in effetto molto suntuosa. Conservanvi fra le altre cose notabili lo stocco e lo scettro del re Martino, che fu l’ultimo loro re che fussi catelano; le strade sono lastricate e nette al costume di Firenze.