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138 relazione di spagna

regina duenna Giovanna sua figliuola, per essere lei fuora di mente; ma solo dire qualche cosa circa a’ costumi sua e maniere.

Le opere che gli ha fatte, le parole e’ modi, e la opinione commune che ne è, mostrano che sia uomo molto savio: è secretissimo, né conferisce le cose che importano se non per necessitá; non potria essere piú paziente; vive con ordine grande e con quello va dividendo el tempo; tutte le cose o grande o minime del regno suo vuole intendere lui e passano per sua mano, e benché mostri di intendere volentieri e’ pareri di ognuno, lui è quello che da sé risolve e dispone el tutto. È tenuto vulgarmente avaro, il che non so se procede dalla natura sua, o pure che le spese grande e le faccende importanti che tiene, e le entrate piccole a rispetto di quelle, lo faccino essere così; ma si intende che procede assegnato e con limitare le spese quanto e’ può. È esercitato nelle arme ed innanzi fussi re e da poi; mostra religione grandissima, parlando con reverenzia grande delle cose di Dio, e referendo tutto a quello; così mostrando gran devozione nelli uffici e cerimonie diverse, che è però naturale a tutta la nazione. È sanza lettere; molta è la umanitá; le audienzie facile e le risposte grate e con maniera grande; e pochi sono quelli e’ quali non contenti almeno con le parole. Ma ha nome di variare spesso da quello che e’ promette, o perché e’ prometta con animo di non osservare, o pure che, quando le cose che succedino li fanno mutare proposito, non tenga conto di quello che una volta ha detto. Io bene credo che e’ sappi simulare sopra tutti li altri uomini, ma non so giá se el difetto sopradetto sia vero; e si vede che come uno ha nome di essere savio, li viene quasi sempre adosso el sospetto che si governi con arte, e ritiri, sanza respetto di altri, tutte le cose alli interessi sua; e pure spesso simili carichi sono fallaci. Insemina è re molto notabile e con molte virtú, né si gli dá altro carico, o vero o falso che sia, che di non essere liberale, né bene osservatore della parola sua; nel resto si vede tutta costumatezza e moderazione. Non è esaltatore di se