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relazione di spagna 139

medesimo né li esce mai di bocca se non parole pesate e da uomini savi e buoni.

Né a tante virtú è mancata la fortuna, anzi insino a oggi si può annumerare tra’ felici; perché di secondogenito di uno povero re di Aragona, diventato primogenito, ed avuto una si singulare moglie con tanti regni in dote, non li mancò mai, in impresa che facessi, la fortuna; la quale oltre a’ successi, li dette ancora occasione di cominciare le guerre con giustissimi tituli, come nella Granata, nella guerra di Africa ed ultimamente in questa guerra contro a Francia, cominciata sotto pretesto di difendere lo stato spirituale e temporale della Chiesa. Solo li mancò colore nella divisione fatta con Francia delle cose di Napoli, per essere sopra lo stato di uno suo parente strettissimo, ed al quale lui avea dato speranza di mandare aiuti che poi li furono contro. Né pare conveniente iustificazione el dire che quello regno fussi suo ereditario, per essere stato del re Alfonso suo zio, che era morto sanza figliuoli legittimi, e l’aveva acquistato colle forze di Aragona; poiché e’ l’aveva acquistato come cosa non apartenente a Aragona, né questo re ne aveva mai fatto controversia alcuna. E meno si giustifica con quella ragione, che si intende essersi allora allegata e dalla reina e da lui, che lo faceano perché, non avendo rimedio che quello regno non venissi in mano del re di Francia, parse loro meglio che e’ n’avessi parte che tutto; la quale ragione è piú tosto utile che onesta. Mancata gli è solo la fortuna ne’ figliuoli, con ciò sia che uno maschio unico morissi giá ammogliato; delle femine, benché tutte fussino maritate a primogeniti di re, la prima, che fu donna del re di Portogallo, rimase presto vedova e si rimaritò al re don Emanuel, e poco poi morí sopra parto, lasciato un piccolo figliuolo che aveva a essere re di questi regni, el quale presto morí; la seconda, che è oggi reina, perdé presto el re Filippo suo marito, giovane bello e potentissimo, ed è fuora di sé; nella terza, donna del re don Emanuel, non ha avuto altra infelicitá; la quarta, maritata al primogenito del re di Inghilterra, perdé presto el marito, e si è avuta a rimaritare al secondo-