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170 consolatoria

per conto loro ti bisogni poca consolazione: non perché non fussino di quella importanza e degnitá che io ho detto di sopra, ma perché io non ti cognosco sí imprudente né sí poco consideratore delle cose del mondo, che tu medesimo non le tenessi come cose aliene, e come cose che a ogni ora ti potessino essere tolte o caderti. Una mutazione della volontá del papa, che benché tu paressi bene appiccato, poteva pure nascere per varietá della natura sua, per le mutazione di corte, per molti altri accidenti, ti poteva ogni ora tôrre tutto quello luogo; al piú lungo la morte sua te ne privava, la quale tu sapevi che poteva nascere a ogni momento. Avevi provata la morte di Leone nel maggiore corso delle prosperitá e vittorie sue. tempo che tu pensavi sentire qualche frutto de’ molti travagli che avevi durati per lui quella state; e se quella fu improvisa ed immatura, sapevi potere accadere el medesimo a questo altro. Però se bene tu desideravi che la vita sua ed el buono essere che tu avevi seco si allungassi el piú che fussi possibile, nondimeno poi che tu sapevi non avere a perpetuarsi e potere perdere questo grado facilmente ed a ogni ora, e non venire però a perdere le cose tue proprie e naturali ma accidentali e molto estrinseche, sono certissimo non essere questo quello che ti cruccia e ti affligge, e che se tu non avessi perduto altro, che in pochissimi dí anzi in pochissime ore aresti dimenticato tutto questo danno.

Ma è bene degno di laude e molto pietoso el dispiacere che tu senti che le cose del papa abbino avuto fine sí miserabile, e che come tu m’hai detto molte volte, non ti truovi mai in sí allegro ragionamento e pensiero, che rappresentandotisi la memoria della sua prigione, non si interrompa e si converta in somma mestizia, non per la considerazione de’ danni tuoi, ma della sua sí lacrimosa infelicitá. Nondimanco questo solo non ti terrebbe in quello grande e continuo dispiacere che tu hai, né arebbe bisogno della consolazione mia né di altri; perché non toccando principalmente te, piglierebbe alla fine presto luogo, e col corso di poche settimane invecchierebbe questo dolore; perché dove el dispiacere nasce solo dalla com-