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consolatoria 185

usare el tempo a suo modo, riposare a arbitrio tuo, vivere sanza offendere o fare male a persona, non essere sottoposto o almeno molto manco che gli altri alle mutazione della fortuna, non pigliare dispiacere degli augumenti degli altri, usare a tua posta la cittá, a tua posta la villa, sentirsi lo animo quieto e contento; cose che tutte mancano a chi si maneggia nella vita ambiziosa. Dove se quello onore, o per parlare cosí, quella adorazione ha similitudine con Dio, non gli è manco simile chi ha uno stato di qualitá che possa vivere sicuro e pieno di quiete, e contento di quella tranquillitá essere disprezzatore di molte leggerezze, di molti vani affanni e perturbazione degli uomini.

E certo tu potresti discrepare, da questa opinione e parole mie, se io ti figurassi in uno grado abietto e privatissimo, e come persona le condizione e qualitá di chi fussino incognite: perché se bene questo sia grado che quando con la conscienzia retta vi è la tranquillitá della mente dovessi bastare a uno animo purgatissimo, io non sento in me questa perfezione né la ricerco in te; ma dico che el caso tuo è molto diverso, perché le faccende grande che tu hai travagliato pel passato, e la riputazione che hai acquistata con esse, e la opinione delle tue buone qualitá, quale io non voglio raccontare per non parere adulatore, fanno che ancora che tu viva appartato dalle faccende, non viverai sanza qualche estimazione e riputazione, ed essendo oltre a questo cinto di parenti, e parenti onorati, come sei, sarai sempre nella memoria degli uomini, e di te sará tenuto qualche conto; in modo che ed el maritare delle figliuole e le altre faccende che noi consideravamo di sopra, non sará con tante difficultá, ed el tuo non si chiamerá semplicemente ocio, ma, considerato questo, le lettere e notizia delle cose che tu hai, e che saprai bene dispensare ed accommodare el tempo tuo, si chiamerá piú presto ocio con degnitá: vita che a giudicio degli antichi scrittori è cosí desiderabile come el vivere nelle faccende sanza pericolo, ma di gran lunga anteposta alle faccende con pericolo, che è la vita nella quale tu insino a ora sei vivuto.