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oratio accusatoria 213

non sarebbe stato fatto piú segni di benivolenzia e di fede. Conietture che certo paiono potenti, ma io non le accresco, non le riscaldo, non voglio che vaglino piú che conforti la veritá.

Ma quando questa imputazione fussi vera, di che io mi rimetto alla veritá ed alle prudenzie vostre, non potrebbe nessuna orazione dimostrare abbastanza quanto fussi grande questa sceleratezza; nessuno benché acerbissimo supplicio potrebbe essere pari a tanta iniquitá, a tanto enorme ribalderia, a tanto inaudito tradimento. Perché se nessuno eccesso che possino fare gli uomini è maggiore che essere operatore di tôrre la libertá della sua patria, perché contiene in sé tanti tristi effetti quanti non si possono immaginare nonché esprimere, quanto si aggrava per le circunstanzie, avendo fatto questo uno di chi la cittá si era fidata, uno che aveva accettato di essere suo ministro, uno che contro a lei ed in pernicie sua abbia usato quel nome, quella autoritá di che lei con somma confidenzia l’aveva vestito ed onorato per beneficio suo! Non lo chiamo tradimento, non assassinamento, non parricidio, perché sono minori vocabuli che non si conviene.

Ma sia quello che si voglia, io non posso sanza grandissima indignazione ricordarmi della sua singulare ingratitudine, ed anche non maravigliarmi del suo corrotto gusto e giudicio; che avendo in sí giovane etá conseguito dalla patria sua con commune consenso di coloro che secondo le legge n’avevano autoritá, tanto onore che mai piú dalla cittá libera fu dato a uno sí giovane, e del quale e’ vecchi sogliono onorarsi grandemente, e potendo da questo principio essere certo che non gli mancherebbono tutti e’ primi gradi e quella autoritá che può avere uno cittadino nella republica; dimenticato di tanto beneficio, di tanta affezione che gli era stata dimostrata, di tanta fede che era stata avuta in lui, e di prudenzia e di bontá, abbi potuto diventare amico e ministro delle tirannide, e sostenuto di essere ancora lui instrumento ed aiutare di tenere el piede in sul collo alla patria sua, ed a quella patria con la quale aveva tutte le obligazione commune che hanno