Pagina:Guicciardini, Francesco – Scritti autobiografici e rari, 1936 – BEIC 1843787.djvu/233

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oratio accusatoria 225

ordinato e fondato che non è di presente, le cose di Italia finalmente assai piú sedate, piú sicure che non sono ora; e nondimeno se co’ loro giovani inesperti e di poca ríputazione potettono così facilmente mutare el governo, se quello piccolo seme per non essere curato e stimato produsse si pestiferi frutti, che potrá fare costui che ha tante qualitá, tanto credito e tante occasione? Che fará questo arbero che ha sí profonde radíce, cosí grandi e sparsi rami? Non pareva certo che allora la libertá nostra si potessi perdere, tanto aveva messo barbe e fondamenti: uno gonfaloniere a vita integro ed amatore del popolo, uno consíglio grande durato tanti anní, uno governo che per essere giá ínvecchiato e cancellata la memoria delle mutazioní piaceva quasi a tutti e non era temuto da persona.

E veramente non si poteva perdere, non ci poteva essere tolto, se si fussino stimati e’ pericoli, se si fussi ovviato a’ principii, se la troppa sicurtá o la troppa bontá non ci avessi fatto essere piú che el bisogno negligenti o rispettosi. Perché in Piero Soderini, giudici, furono molte parte, molte eccellente virtú che lo feciono degno di tanto grado: prudenzia, ingegno, eloquenzia eccellente esperienzia grande, nettezza ed integritá quanto si potessi desiderare; modestia grandissima cosí in non ingiuriare altri, come in non permettere che e’ suoi l’ingiuriassino; diligenzia singulare in conservare e’ danari publici; tanto amore alla libertá ed al popolo quanto a se stesso; el medesimo umanissimo pazientissimo catolico; aveva innanzi fussi gonfaloniere, affaticato assai per la patria; era noto in tutta Italia, grato in Francia donde allora dependevano le cose nostre, di casa nobile ed onorata, di padre e fratelli che furono uno ornamento di questa cittá; lui di bella e grata presenzia, lui sanza figliuoli, stato alieno da tutte le discordie e sedizione che furono in quello tempo.

E però concorrendo in lui tante dote di natura e di accidenti, fu eletto gonfaloniere con favore inestimabile e con aspettazione molto maggiore: alla quale sarebbe stato sanza dubio pari, se a tanti doni del corpo e della fortuna e dell’animo