Pagina:Guicciardini, Francesco – Scritti autobiografici e rari, 1936 – BEIC 1843787.djvu/275

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oratio defensoria 269

tesoro, non arò fatto capitale di conservarmelo? Sarò stato astinente ne’ luoghi dove per essere spesso governatori rapaci non si fa cosí romore di ogni cosa, ed arò provato a diventare ladro dove non solo di uno furto grossissimo ed infinito come è questo, ma di ogni piccola quantitá si fa grossissimo romore? Sarommi guardato da usurpare privati di cittá suddite che non hanno né tanta autoritá di esclamare, né tanta fede di essere creduti, per saccheggiare una republica potente come questa, la quale avessi modo di risentirsene e facultá di punirmi?

Le rapine ne’ governi, se fussino state con dispiacere degli oppressi, erano anche con satisfazione di coloro per conto di chi si faceva la ingiustizia, ed io non sono voluto essere ladro con displicenzia di qualcuno, per rubare poi con danno di ognuno; quivi di quello che io avessi rubato sarebbe bene alla fine andata la fama, ma non si sarebbe potuto provare, perché sono cose che si fanno occultamente e non hanno testimoni nè ripruove; ed io mi sarei difeso da quello per fare uno furto che apparirebbe in mille modi né si potrebbe nascondere? È detto e creduto quando non fu mai fatto: pensate quello che sarebbe se fussi fatto. Arei finalmente, se volevo rubare, perduta la occasione di undici anni, dove solo potevo valermi, per aspettare doppo tanto tempo una commoditá incerta se aveva a venire e sottoposta a mille difficultá, e dove almeno sanza la compagnia di altri non potevo rubare? Perché lui medesimo confessa che bisognava el consenso di Alessandro del Caccia.

Vedete, giudici, quanto la cosa apparisce da se stessa; vedete, giudici, se tutte le conietture, tutte le ragione ripugnano: se questo caso fussi narrato qua sanza nominare le persone, come caso di qualche provincia lontana, e fussi dimandati tutti la vostra opinione, diresti non solo non essere verisimile, ma non essere possibile che chi giovane, povero, in grandissima licenzia, in patrie forestieri delle quali non aveva a tenere conto, si fussi astenuto per tanti anni da furti privati che poteva negare se non celare, ed e’ quali non erano con dispiacere di tutti; in etá provetta, in facultá buone, avessi cominciato a rubare nella patria sua, dove aveva a vivere e