Pagina:Guicciardini, Francesco – Scritti autobiografici e rari, 1936 – BEIC 1843787.djvu/279

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oratio defensoria 273

e’ giudici o per paura o per errore non mi udissino; hai pensato diventare grande col sangue mio, parere amatore della republica, e che per interesse suo non tenessi conto di inimicizie. Se avessi creduto che io fussi udito, che e’ giudici fussino disposti a procedere con la veritá, non co’ romori, che el popolo stessi attento, non pigliavi giá tu questa fatica, non davi a me questa occasione di mostrare la innocenzia mia; ho obligo non giá alla tua voluntá, ma alla tua o malignitá o imprudenzia, perché non sí presto si cognosceva la veritá e forse sempre nella opinione degli uomini restava qualche nota; dove ora essendo per opera tua condotto al paragone, ne uscirò piú chiaro, piú lucido che mai.

S’ha adunche a vedere el conto a Alessandro e non a me. Ma io voglio essere d’accordo con lo accusatore; voglio satisfarlo in ogni cosa; arò1 contento che el conto de’ danari spesi ne’ soldati si vegga cosí a me come a lui, essere obligato se si truova che siano stati rubati; se si vede fraude, non si cerchi chi l’ha fatta, ma si dica che io l’ho fatta io. Vedete e’ libri come si sono tenuti, con che riscontri di tempi, con che ordine; avete udito quanto ieri Alessandro giustificò bene ogni cosa: produsse e’ libri delle rassegne, mostrò le ricevute de’ capitani, le fede che nuovamente ha avuto di tanti signori, de’ quali ognuno direbbe piú volentieri di restare creditore, che di essere pagato. Che dubio resta qui, che disputa? Io affermo arditamente che qui non è furto; ho veduto tutte queste cose, e perché so di piú che se le paghe non fussino state date a’ tempi che Alessandro scrive, che arei sentito el romore de’ soldati: sarebbono venuti a querelarsi a me, a fare instanzia che io provvedessi; non ho sentito alcuna di queste cose, ho veduto el piú delle volte fare le rassegne io. Adunche io so che io posso offerire di obligarmi per lui sanza pericolo.

Sia sempre laudato Dio, io sono, giudici, in questo punto piú contento, piú allegro che io fussi mai, perché si vede pure

  1. Parola di lettera piuttosto incerta.