Pagina:Guicciardini, Francesco – Scritti autobiografici e rari, 1936 – BEIC 1843787.djvu/281

Da Wikisource.

oratio defensoria 275

simo. El medesimo fu fatto poi a Parma, a Piacenza, in Bolognese; in modo che quando andamo in Romagna, molte terre che avevano sentito questa fama, ci serrorono le porte, e quelle che non lo feciono si pentirono di non l’avere fatto. Sapete che successe poi di qua; el medesimo si fece poi in terra di Roma, dove si disperò tutta la fazione Orsina che ci aspettava con desiderio; el medesimo hanno fatto e fanno ora in tutti e’ luoghi, dove sono stati e stanno di presente. Dimandatene tutti e’ paesi, troverrete essersi fatto per tutto e da tutti e’ medesimi mali; cose che alle imprese recano infinite difficultá, perché mancano le vettovaglie, le guide, le spie, infinite commoditá che si possono avere da’ paesi amici.

Di tanti disordini e di tante insolenzie è causa prima la natura de’ soldati, che sempre sono inclinati a rubare ed a fare male; né cominciorno a’ tempi nostri quest loro tristi portamenti, ma è male vecchio e nato insieme con loro. Non vi ricordate voi quello che dice el proverbio antico, che el soldato è pagato per fare male e fa peggio? Che mostra pure che sempre furono di una sorte. Dimandate questi piú vecchi che si ricordano della guerra del 78 e 79; vi diranno come fu trattata la Valdelsa e gli altri luoghi dove furono e’ campi. Questi loro tristi modi sono multiplicati a’ tempi nostri, per quello che si può comprendere, dallo esempio di questi eserciti spagnuoli, che come voi sapete sono stati molto licenziosi e sottili; ma loro hanno avuto qualche giustificazione o per dire meglio qualche scusa, perché el non essere quasi mai pagati gli ha sforzati a vivere di ratto; e l’hanno fatto sí disonestamente che torna loro piú utile stare con la licenzia sanza pagamento, che col pagamento sanza la licenzia. Lo esempio di questi ha insegnato agli altri, e come è natura degli uomini accrescere sempre el male, hanno, ancora che siano pagati, imparato a vivere nel medesimo modo; di sorte che la conclusione è questa, che oggidí gli eserciti in ogni luogo trattano male quanto possono gli amici, né e’ loro capitani che arebbono autoritá di provedervi lo vogliono fare, o perché la natura inclini anche loro piú al male che al bene, o perché nella