Pagina:Guicciardini, Francesco – Scritti autobiografici e rari, 1936 – BEIC 1843787.djvu/315

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savonaroliani 309


Io t’ho detto e dico che queste cose saranno a’ tempi nostri; non dico a tempo de’ fanciulli, né de’ giovani, ma che le saranno a’ di nostri; ed anche dimolti vecchi, che sono vivi, t’ho detto che potrebbono trovarvisi, e però credi che saranno presto.

Io ho oramai 45 anni e potrei ancora vivere naturalmente venti anni; e qua sono vecchi che non possono naturalmente vivere a pena 10; e però se queste cose non venissino, poi non credi tu che io vegga che io sarei lapidato?


Giovedí post tertiam.

Pisa s’ará a ogni modo, ma non per questo arete la grazia di convertirvi.


Venerdí post tertiam.

Tu di’ pure: pax pax, ed io ti dico: non est pax; e quando non vorrá venire quello che ha a fare, susciterá Dio le pietre, e verrá a ogni modo la spada.


Lunedí post quartam.

Io ci ho a mettere la vita, e vogliola mettere; eccomi qua.

Come farai tu, frate, se sarai publicato scomunicato? E tu come farai se aprireno la chiavetta? Se voi ne darete a noi, e noi a voi.


Venerdí post quartam.

Dio m’ha messo qua, ed aspetto che mi dia un dí una bastonata, ed allora griderrò con gran voce: Lazare veni foras, e metterò una voce che si udirá in tutta cristianitá; non dico solo in Italia, ma in tutta cristianitá.


Sabato post quartam.

Se la scomunica viene, io gli risponderò in modo che ti farò maravigliare: io farò impallidire tanti visi lá e qua, che ti parrá bene assai; e mandereno fuori una di quelle voce di Lazzaro, che vedrai tutto el corpo commuoversi; ricordati di quelle polizze che io ti dissi l’anno passato: elle sono in serbo; el Signore dará licenzia e comanderá poi che le si cavino; ed a colui che dice male di me a Roma, idest a maestro Mariano, avisalo che Dio gli ha dato tante punizione, che se non si correggerá, lui gli dará la estrema punizione.