Pagina:Guicciardini, Francesco – Scritti autobiografici e rari, 1936 – BEIC 1843787.djvu/70

Da Wikisource.
64 ricordanze


Battezzai in detto anno uno figliuolo maschio a ser Antonio di ser Michele da Santa Croce; credo gli ponessi nome Michele; battezzamolo ser Agnolo di ser Antonio di ser Battista, Filippo di Nerozzo del Nero ed io.

Ricordo come in detto anno e del mese di giugno, essendo venuti a Firenze dua oratori di Massimiano imperadore, ed avendo domandati alla cittá centomila ducati ed offerendo in recompenso la confermazione e privilegi della nostra libertá e di tutte le terre che noi tenevamo, ed aspettandosi a rispondere loro uno aviso dal re di Francia; parve si dovessino deputare dua cittadini che li tratenessino insino a tanto fussino espediti, e fumo deputati dalla signoria messer Ormanozzo Deti ed io.

Ricordo come a dí..... di....., sendo Alamanno mio suocero commessario a Pisa nuovamente recuperata, io vi andai per vedere quella cittá e lui; andamovi Matteo Strozzi ed io; stemovi pochi giorni ed andamo a vedere Livorno, e di poi ne tornamo per la via di Lucca, Pescia, Pistoia e Prato.

Ricordo come in detto anno a dí 21 di novembre, io fui eletto avvocato da messer Biagio del Milanese generale, e da e’ padri dello ordine, di tutto lo ordine di Santa Maria di Valle Ombrosa con premio di barili dieci di vino da Monte Scalari, lo anno: funne operatore Giovan Batista Bartolini che molto poteva col generale e con lo ordine, el quale mi serví sendone richiesto da Iacopo Salviati, el quale ne lo richiese a mia instanzia.

Ricordo come in detto anno a dí 23 di novembre io fui eletto avvocato1 dello ordine di Camaldoli da messer Piero Delfino generale di detto ordine: funne operatore Iacopo Salviati, il quale ne fece richiedere el generale per parte del cardinale de’ Medici, e di poi gli fece da detto cardinale scrivere una lettera, sendo vacata detta avvocazione per la morte di messer Carlo Niccolini.

  1. In margine: una candela pro forma.