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ricordanze 71

Ricordo come a dí 14 di aprile 1512, la Maria mia donna quale avevo lasciato grossa, partorí una figliuola femina e si gli pose nome Simona e Margherita; battizzoronla per ordine mio Pier Francesco di Giorgio Ridolfi e Francesco di Carlo Pitti.

Ricordo come a dí 20 di dicembre 1513 la notte a ore nove venendo e’ 21, piacque a Dio chiamare a sé la benedetta e santa anima di Piero mio padre, di che tornando io della imbasceria di Spagna ed essendo in Piacenza, ebbi nuove a tempo non avevo notizia alcuna della malattia. Morí in Firenze, e benché avessi male molti dí, nondimeno non ne fu fatto da principio molto caso, perché non si li scoperse mai febre o accidente potente, ma fu piú tosto una debilitá e mancamento di virtú, causata secondo che io credo da una mala disposizione del corpo che era surta nel corso di molti anni, per essere lui uomo che si accorava assai le cose che non li piacevano; ed anche dubito non li accelerassi la morte qualche passione e dolore particolare che ebbe per disordini e debiti che aveva fatti Luigi suo maggiore figliuolo.

Fu Piero uomo molto savio e di grande iudicio e vedere quanto alcuno altro che fussi a Firenze nel tempo suo; e cosí fu di conscienzia buona e netta al pari di ogni altro cittadino amatore del bene della cittá e de’ poveri, né mai fece uno minimo torto a persona. Per le quali cose e per le qualitá della casa e passati sua, fu insino da giovane cominciato a essere stimato assai, e cosí si conservò sempre, in modo che al tempo della morte era in grandissima riputazione, e si teneva che di cervello e gravitá, da Giovan Batista Ridolfi in fuora, non fussi in Firenze uomo che lo agguagliassi. E se alla bontá e prudenzia sua si fussi aggiunta un poco piú vivacitá, sarebbe stato piú riputato assai; ma lui o perché la natura li dessi cosí, o perché lo richiedessino e’ tempi che correvano che furono in veritá forti e strani, procedeva nelle cose sue con poco animo e con respetto grande; pigliando poche imprese, travagliandosi nelle cose dello stato adagio e con grande maturitá, né volendo se non quando la necessitá o la conscienzia