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70 ricordanze

parve n’avessi a acquistare riputazione; e che quanto alla borsa avendo el salario ordinario di tre ducati d’oro el dì ed el donativo di ducati dugento d’oro, io non vi dovessi mettere del mio; ed inoltre se la cittá si risolvessi al non mandare, di che ci era qualche opinione e massime nel gonfaloniere, io ne resterei sanza carico o biasimo di avere rifiutato. A Dio piaccia sia stata buona deliberazione, e mi dia felice viaggio se arò a andare.

Ricordo come a dì 26 di ottobre battezzamo Filippo di Pagolo degli Albizzi ed io, uno figliuolo a Domenico Riccialbani che ebbe nome Bernardo.

Ricordo come essendo morto messer Luca Corsini io fui eletto avvocato della torre dagli uficiali a diì 6 di dicembre; che erano Lorenzo degli Alessandri e Neri Pepi, e’ quali non dettono fava nera se non a me, Mariotto Segni e Giovanni Franceschi, e’ quali favorirono me ed altri; e Bernardo Puccini, el quale per volere fare messer Antonio Strozzi mi détte una fava bianca benché avessi promesso a me.

Ricordo come a dì 9 di dicembre io fui eletto avvocato del Bigallo dagli uficiali, in luogo di messer Luca Corsini, e secondo credo ebbi le fave nere da Domenico Boninsegni, Tommaso Bracci, Giovanni Attavanti e Francesco di Tommaso Giovanni.

Ricordo come a dì 11 di gennaio 1511 a ore 12, morì la Simona mia figliuola, la quale aveva avuto male circa a mesi diciotto, ed era venuto in spezie di tisico: a Dio piaccia conservare gli altri.

Ricordo come a dì 29 di gennaio io parti’ di Firenze per la legazione mia di Spagna, avendo avuto dalla signoria oltre al salario ordinario di ducati tre el dì, uno donativo di ducati trecento d’oro; feci la via per Francia per il cammino diritto di Avignone e Monpolieri, ed entrai in Spagna per la via di Sals e Perpignano; ed a dì 27 di marzo mi condussi in Burgos, dove allora si trovava el re di Aragona a chi io ero mandato. Ebbi felice viaggio e mi condussi con bellissimi tempi sanza danno o impedimento alcuno nelli uomini o nelle bestie.