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90 ricordanze


Ricordo detto di come per insino a dí..... di..... 152..

io partí’ dal governo di Modena e Reggio chiamato a Roma dalla Santitá di papa Clemente e da lui mandato presidente di Romagna con la medesima provisione di ducati 160 d’oro larghi el mese, ma con estraordinari grandissimi, ed espedito da Sua Santitá entrai in provincia a dí 6 di maggio 1524. Tenni detta presidenzia parte standovi in persona, parte tenendovi persustituto Iacopo mio fratello per insino a dí 4 di luglio 1527 e vi avanzai lecitissimamente in tutto ducati.....

Ricordo questo di come per insino a dí primo di luglio 1524 fu fatta nuova convenzione sotto nome di accomandita tra Iacopo, Girolamo miei fratelli ed io da una parte, e Giovanni di Domenico Vernacci ed Agnolo di Iacopo Guicciardini da altra, per seguitare la ragione di Anversa, da cominciare a di primo di agosto 1524 e durare anni tre prossimi, con patto dicessi in Agnolo Guicciardini e Giovanni Vernacci e C.i ed avessi di corpo ducati 7000 d’oro larghi, de’ quali io messi ducati 1500 d’oro larghi per la mia parte, ed Iacopo e Girolamo insino in fiorini 5600, e con patto che la tratta di noi tre fussi di s. 13, d. 9 25/27 per lira, la quale si dividessi tra noi tre a lira e soldi secondo la rata delle messe; e con altri patti che appariscono per una scritta sottoscritta di mano di dette parte. Prorogossi per insino a dí primo di agosto 1530.

Ricordo questo di soprascritto come insino a dí 21 di gennaio 1525 dovendo io andare a Roma chiamato dalla Santitá di papa Clemente, e restando sustituto per me in Romagna Iacopo Guicciardini mio fratello, convenni insieme come apparisce per una scritta sottoscritta di sua mano, che nel tempo vi starebbe per me mi pagherebbe ogni anno ducati 2000 d’oro larghi, ed in caso che tra ordinari ed estraordinari la utilitá del presidentato passassi l’anno ducati 4000, che tutto quello piú si dividessi tra lui e me per metá. La metá mia del primo anno, cioè dal primo di febraio 1525 per tutto gennaio 1526, secondo che lui m’ha dato conto, importa fiorini 2120, s. 7, [d.] 6, de’ quali mi resta debitore di ducati 330 d’oro larghi come apparisce per uno conto di sua mano.