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180 discorsi politici


La sicurtá di questi altri non so che altro fondamento abbia che la voluntá, e questa ragione sola, quando non ci fussino le altre che io dirò apresso, basta a tenere Vostra Santitá in diffidenzia grandissima; ma ci sono di piú le altre. Noi abbiamo veduto che come Vostra Santitá si discostò dalle contribuzione e si ridusse alla neutralitá, quanto mala satisfazione n’ebbono questi ministri suoi, e le parole insolente che usò el viceré, perché quella non volse aiutargli nella impresa di Provenza; perché giá gli pareva debito che l’avessi a essere non compagno loro ma ministro, ed aiutargli non manco nelle imprese che erano solo per la grandezza loro, come aveva fatto in quelle che tendevano a commune beneficio. Sa poi quanto restorono male satisfatti dello apuntamento che fece col re di Francia, quando era sotto Pavia, ancora che non avessi altre obligazione che di neutralitá; perché ogni volta che Vostra Santitá non ha voluto spendere e pigliare la guerra per loro, l’hanno ricevuta per ingiuria, come quelli che giá si erano presupposti che la Chiesa avessi a servire debitamente allo imperadore.

Se adunche innanzi che avessino vinto, e gli paressi che el mondo ragionevolmente fussi loro, pigliavano per offesa la neutralitá, come pensa Vostra Santitá che siano disposti con quella, sapendo le pratiche che ha tenuto per cacciargli di Italia, da poi che ebbono condotto el re in Spagna? Le quali se bene si possono escusare essere nate per e’ cattivi modi che hanno tenuto con quella, questo bastrebbe innanzi a uno giusto giudice, ma apresso a chi gli pare ragionevole che ognuno faccia a suo modo, e che con pazienzia si lasci disporre de’ danari e stati suoi come viene loro bene, non è ammessa ragione alcuna; anzi cosí gravemente offende quello che ricevendo le bastonate non ringrazia, come quello che non provocato se gli oppone.

Ha posto Cesare la mira sua ed e’ fini suoi, e giusti o ingiusti che siano, bisogna che abbia per inimico e desideri la ruina di ognuno che cerchi disturbare e’ suoi disegni; il che avendo fatto Vostra Santitá, e nel modo che ha fatto,