Pagina:Guicciardini, Francesco – Scritti politici e ricordi, 1933 – BEIC 1844634.djvu/257

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serie prima 251

55. Chi pure vuole attendere a’ trattati, si ricordi che niente gli rovina piú che el desiderio di volergli conducere troppo sicuri; perché per questo si interpone piú tempo, implicansi piú uomini e mescolansi piú cose, che è causa di fare scoprire simili pratiche. Ed anche è da credere che la fortuna, sotto dominio di chi sono queste cose, si sdegni con chi vuole tanto liberarsi dalla potestá sua ed assicurarsi; però conchiudo che è piú sicuro volergli esequire con qualche pericolo che con molta sicurtá.

56. Non disegnate in su quello che non avete, né spendete in su’ guadagni futuri, perché molte volte non succedono. Vedesi che e’ mercatanti grossi falliscono el piú delle volte per questo, quando per speranza di uno maggiore guadagno futuro, entrano in su’ cambi, la multiplicazione de’ quali è certa ed ha tempo determinato; ma e’ guadagni molte volte o non vengono o si allungano piú che el disegno; in modo che quella impresa che avevi cominciata come utile ti riesce dannosissima.

57. Non crediate a questi che predicano d’avere lasciato le faccende per amore della quiete, e di essere stracchi dalla ambizione; perché quasi sempre hanno nel cuore el contrario, e si sono ridotti a vita appartata o per sdegno o per necessitá o per pazzia. Lo esemplo se ne vede tuttodí; perché a questi tali subito si rappresenta qualche spiraglio di grandezza, abbandonata la tanto lodata quiete, vi si gettano con quello impeto che fa el fuoco a una cosa secca o unta.

58. Se avete fallato, pensatela e misuratela bene innanzi che entriate in prigione; perché ancora che el caso fussi molto difficile a scoprire, è incredibile a quante cose pensa el giudice diligente e desideroso di ritrovarlo; ed ogni minimo spiraglio è bastante a fare venire tutto in luce.

59. Io ho desiderato come gli altri uomini l’onore e l’utile, ed insino a qui per grazia di Dio e buona sorte mi è succe-