Pagina:Guicciardini, Francesco – Scritti politici e ricordi, 1933 – BEIC 1844634.djvu/58

Da Wikisource.
52 discorsi del machiavelli


debba fare; perché essendo cosa inaspettata, disordina tutti e’ disegni dello inimico, ed ogni piccolo successo che vi abbia, lo constrigne a ritirarsi con tutte o con parte delle forze sue a difendere casa sua; ed interviene come de’ remedi che usano questi fisici a curare le infermitá, tra’ quali sempre la diversione è giudicata remedio potente e molto approvato.

Resta la resoluzione degli altri casi, ne’ quali procedendo per distinzione, dico che quando lo inimico da chi tu temi la guerra ha piú esercito e piú potenzia di te, che tu non puoi pensare di fargli la guerra in casa, perché bisognano molte forze e molte opportunitá a portare la guerra a casa di altri, le quali non sono cosí necessarie a chi fa la guerra in casa sua, perché si serve del favore del paese, de’ sudditi e delle difficultá degli inimici, co’ quali rimedi può andarsi temporeggiando; ed in questo grado era el re Ferrando, el quale non poteva mettere in campagna esercito pare a quello delli inimici. Ma quando tu ti senti e di gente e di danari e dell’altre opportunitá della guerra pari allo inimico, ed ordinato di quelle forze che sono necessarie a fare guerra in casa sua, io sarei inclinato a consigliare di non aspettare la guerra a casa propria, perché, vincendo, el premio è maggiore, potendoti portare quella vittoria facilmente lo acquisto del regno di altri; dove la vittoria in casa tua non ti porta altro che la liberazione del tuo stato; perdendo, el danno è minore, perché non perdi altro che quello esercito, ed hai piú tempo a rifarti; dove, perdendo in casa, se lo inimico accelera la vittoria, come potette fare Annibale a Canne, come a’ tempi moderni Paolo Orsino a Ladislao, el duca Giovanni al re Ferrando, una giornata è bastante a farti perdere lo stato.

Portando la guerra a casa lo inimico, hai giá disturbato el disegno suo di fare la guerra in casa tua, hai impedito le preparazione necessarie a questo effetto, in modo che, etiam vincendoti, ha bisogno di tempo e di nuovi ordini a venire a guerreggiarti in casa, il che ti dá spazio a riordinarti e rifarti. E tanto piú facilmente aderirei a questa conclusione, quanto io vedessi lo inimico non avere paese forte, o non avere sudditi fedeli, o