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6 storia d'italia

di ambizione e di potenza quasi pari, spesse volte nascevano.1

La morte di Lorenzo, preparandosi giá ogni dí piú le cose alle future calamitá, seguitò, pochi mesi poi, la morte del pontefice; la vita del quale, inutile al publico bene per altro, era almeno utile per questo, che avendo deposte presto l’armi mosse infelicemente, per gli stimoli di molti baroni del regno di Napoli, nel principio del suo pontificato, contro a Ferdinando, e voltato poi totalmente l’animo a oziosi diletti, non aveva piú, né per sé né per i suoi, pensieri accesi a cose che la felicitá d’Italia turbare potessino. A Innocenzio succedette Roderigo Borgia, di patria valenziano, una delle cittá regie di Spagna, antico cardinale, e de’ maggiori della corte di Roma, ma assunto al pontificato per le discordie che erano tra i cardinali Ascanio Sforza e Giuliano di san Piero a Vincola, ma molto piú perché, con esempio nuovo in quella etá, comperò palesemente, parte con danari parte con promesse degli uffici e benefici suoi, che erano amplissimi, molti voti di cardinali: i quali, disprezzatori dell’evangelico ammaestramento, non si vergognorono di vendere la facoltá di trafficare col nome della autoritá celeste i sacri tesori, nella piú eccelsa parte del tempio. Indusse a contrattazione tanto abominevole molti di loro il cardinale Ascanio, ma non giá piú con le persuasioni e co’ prieghi che con lo esempio; perché corrotto dall’appetito infinito delle ricchezze, pattuí da lui per sé, per prezzo di tanta sceleratezza, la vicecancelleria, ufficio principale della corte romana, chiese, castella e il palagio suo di Roma, pieno di mobili di grandissima valuta. Ma non fuggí, per ciò, né poi il giudicio divino né allora l’infamia e odio giusto degli uomini, ripieni per questa elezione di spavento e di orrore, per essere

  1. A questo punto si aggiungeva (VI, 1-8), e fu poi cassato, verisimilmente dallo stesso autore, il seguente passo:] Da che molti, forse non inettamente, seguitando quel che di Crasso tra Pompeio e Cesare dissono gli antichi, l'assomigliavano a quello stretto il quale, congiugnendo il Peloponneso, oggi detto la Morea, al resto della Grecia, impedisce che l'onde de' mari Ionio e Egeo tumultuosamente insieme non si mescolino.