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di quelle che tenevano i genovesi; e non essendogli richieste prima queste genti, fusse obligato, quando mandasse esercito alla impresa di Napoli, voltarle tutte o parte a questa espedizione; e che ricuperato che avessino Pisa, e non altrimenti, fussino tenuti dargli, per l’acquisto di Napoli, cinquecento uomini d’arme e cinquantamila ducati per pagarne cinquemila svizzeri per tre mesi; e che a lui restituissino trentaseimila ducati che aveva loro prestati Lodovico Sforza, defalcandone a dichiarazione di Gianiacopo da Triulzi quel che avessino pagato o speso per lui: conducessino per capitano generale delle loro genti il prefetto di Roma fratello del cardinale di San Piero a Vincola, a instanza del quale fu fatta questa dimanda.


XII

Aiuti dati dal re di Francia al Valentino per rivendicare i diritti della Chiesa sulle terre di Romagna. Come la Chiesa istituita da principio meramente per l’amministrazione spirituale sia pervenuta agli stati e agli imperi mondani. Condizioni delle terre di Romagna e inizi dell’impresa del Valentino. Il Valentino ottiene Imola. Vicende della guerra fra i veneziani e i turchi.

Né dormiva in tanta opportunitá l’ambizione del pontefice; il quale instando per l’osservazione delle promesse, il re concedette contro a’ vicari di Romagna al duca Valentino, venuto con lui di Francia, trecento lancie sotto Ivo d’Allegri a spese proprie e quattromila svizzeri, ma questi a spese del pontefice, sotto il baglí di Digiuno. Per la dichiarazione della qual cosa, e di molt’altre succedute ne’ tempi seguenti, ricerca la materia che si faccia menzione che ragioni abbia la Chiesa sopra le terre di Romagna e sopra molte altre, le quali o ha in vari tempi possedute o ora possiede: e in che modo, instituita da principio meramente per la amministrazione spirituale, sia pervenuta agli stati e agli imperi mondani; e similmente che si narri, come cosa connessa, che congiunzioni e contenzioni sieno state, per queste e altre cagioni, in diversi tempi tra i pontefici e gli imperadori.