Vai al contenuto

Pagina:Guicciardini, Francesco – Storia d'Italia, Vol. I, 1929 – BEIC 1845433.djvu/389

Da Wikisource.

libro quarto — cap. xiii 383

gnizione al consiglio de’ pregati; nel quale fu trattata molti mesi con grandissima espettazione, difendendolo da una parte l’autoritá e grandezza sua, dall’altra perseguitandolo con molti argomenti e testimoni gli accusatori. Finalmente, parendo che fusse per prevalere la causa sua, o per l’autoritá dell’uomo e moltitudine de’ parenti o perché in quello consiglio, nel quale intervengono molti uomini prudenti, non si considerassino tanto i romori publici e le calunnie non bene provate quanto si desiderasse di intendere maturamente la veritá della cosa, fu questa cognizione per il magistrato degli avocadori del comune trasferita al giudicio del consiglio maggiore: dove, o cessando i favori o avendovi piú luogo la leggerezza della moltitudine che la maturitá senatoria, fu, non però prima che nell’anno seguente, alla fine rilegato a esilio perpetuo nell’isola di Ossaro.


XIII

Il giubileo. Il Valentino prende Forlí. Ritorno del re in Francia: cause di malcontento in Milano. Lodovico Sforza riconquista il ducato e cerca con scarsa fortuna alleati ed aiuti. Lodovico Sforza ottiene Novara.

Ebbe movimenti cosí grandi l’anno mille quattrocento novantanove, ma non fu meno vario e memorabile l’anno mille cinquecento; nobile ancora per la remissione plenaria del giubileo. Il quale, instituito da principio da’ pontefici che si celebrasse, secondo l’esempio del Testamento vecchio, ogni cento anni, non per delettazione o per pompa, come erano appresso a’ romani i giuochi secolari, ma per salute dell’anime (perché in esso, secondo la pietosa credenza del popolo cristiano, si aboliscono pienamente tutti i delitti a coloro che, riconoscendo con vera penitenza i falli commessi, visitano le chiese dedicate in Roma a’ príncipi degli apostoli), fu poi instituito che si celebrasse ogni cinquanta anni, e in ultimo ridotto a venticinque anni; e nondimeno, per la memoria della sua prima origine, è celebrato con molto maggiore frequenza nell’anno centesimo che negli altri.