Pagina:Guicciardini, Francesco – Storia d'Italia, Vol. II, 1929 – BEIC 1846262.djvu/125

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libro sesto ‐ cap. vii 119

e del sito del paese che con le forze, si era fermato a Cintura, casale posto in luogo alquanto eminente lontano dal fiume un miglio poco piú; e la fanteria e l’altre genti alloggiate all’intorno, ma con molta incomoditá perché, alloggiando in luogo solitario e dove sono rarissime le case e le capanne de’ contadini e de’ pastori, non vi era quasi coperto alcuno, e il terreno, per la bassezza naturale di quella pianura e perché i tempi erano molti piovosi, pieno di acqua e di fango: però i soldati che non avevano luogo di alloggiare ne siti piú alti, conducendo quantitá grande di fascine, si sforzavano coprire con esse il terreno dove alloggiavano. Per le quali difficoltá e perché l’esercito era mal pagato, e per avere i franzesi guadagnato del tutto il passo del fiume, fu consiglio di alcuni capitani di ritirarsi a Capua, acciò che le genti patissino manco, e per levarsi dal pericolo in che pareva che si stesse continuamente essendo inferiori di gente agli inimici. Il quale consiglio fu magnanimamente rifiutato da Consalvo, con quella voce memorabile: desiderare piú tosto di avere, al presente, la sua sepoltura un palmo di terreno piú avanti che, col ritirarsi indietro poche braccia, allungare la vita cento anni; e cosí resistendo alle difficoltá con la costanza dello animo, ed essendosi fortificato con uno fosso profondo e con due bastioni fatti alla fronte dello alloggiamento dello esercito, si manteneva opposito a’ franzesi. I quali, benché avessino fatto il bastione, non tentavano di muoversi perché, essendo il paese tutto inondato per le pioggie e per l’acque del fiume (è questo luogo chiamato da Tito Livio, per la vicinitá di Sessa, l’acque sinuessane, e forse sono le paludi di Minturne nelle quali C. Mario fuggendo Silla si occultò), non potevano procedere innanzi se non per via stretta, piena di fango altissimo e dove era sfondato tutto il terreno, né senza pericolo di essere assaltati per fianco dalla fanteria spedita degli spagnuoli che alloggiava molto vicina. Ed erano per sorte quella vernata i tempi freddissimi e asprissimi e con nevi e pioggie quasi continue, molto piú che non era il solito di quello paese e di quella stagione, onde pareva che la fortuna e il cielo fussino congiurati contro