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a’ franzesi: i quali, soprasedendo, non solo consumavano il tempo inutilmente ma ricevevano dalla dilazione, per la natura loro, quasi quel medesimo nocumento che dal veleno che opera lentamente ricevono i corpi umani. Perché se bene alloggiavano con minore incomoditá che non alloggiavano gli spagnuoli, perché le reliquie di uno teatro antico, alle quali avevano congiunti molti coperti di legname, e le case e l’osterie vicine ne coprivano una parte, e il luogo intorno alla torre essendo alquanto piú alto che il piano di Sessa era manco offeso dalle acque, e si era anche la maggiore parte della cavalleria ridotta in Traietto e nelle terre circostanti, nondimeno, non resistendo per natura i corpi de’ franzesi e de’ svizzeri alle fatiche lunghe e alle incomoditá come resistono i corpi degli spagnuoli, raffreddava continuamente l’impeto e la caldezza degli animi loro. E si augumentavano queste difficoltá per la avarizia de’ ministri proposti dal re sopra le vettovaglie e sopra i pagamenti de’ soldati; i quali, intenti al guadagno proprio né pretermettendo alcuna specie di fraude, lasciavano diminuire il numero, né tenevano il campo abbondante di vettovaglie. Per le quali cagioni giá molte infermitá sopravenivano nell’esercito: e il numero de’ soldati, benché a’ pagamenti fusse quasi il medesimo, era in quanto allo effetto molto minore, essendosi anche delle genti italiane risoluta per se stessa qualche parte. I quali disordini faceva maggiori la discordia de’ capitani, per la quale non si governava l’esercito né con lo ordine né con la obbedienza conveniente. Cosí i franzesi, impediti dall’asprezza della vernata, soggiornavano oziosamente in sulla ripa del Garigliano; non si facendo, né per gli inimici né per loro, fazione alcuna eccetto che leggiere battaglie, non importanti alla somma delle cose, nelle quali pareva che quasi sempre prevalessino gli spagnuoli. E accadde anche, in questi dí medesimi, che i fanti i quali erano stati lasciati da’ franzesi alla guardia di Rocca Guglielma, non potendo sostenere le molestie che dalle genti che guardavano Roccasecca e le terre circostanti quotidianamente sostenevano e però ritornandosene all’esercito, furono nel cammino rotti da quelle.