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216 storia d'italia

molto liberale, a temperare la ferocia dell’armi tedesche con la potenza dell’oro, del quale quella nazione è avidissima.

Terminò finalmente il vigesimo dí di agosto la dieta, nella quale fu determinato, dopo molte dispute, che al re de’ romani, per seguitarlo in Italia fussino dati ottomila cavalli e ventiduemila fanti pagati per sei mesi, e per la spesa dell’artiglierie e altre spese estraordinarie cento ventimila fiorini di Reno, per tutto il tempo: le quali genti fu statuito che il dí della festivitá prossima di san Gallo, che è circa a mezzo il mese di ottobre, si ritrovassino in campagna appresso a Gostanza. E si divulgò allora che arebbono forse deliberato maggiori sussidi se Massimiliano avesse consentito che la impresa, benché sotto il governo e consiglio suo, si facesse interamente in nome dell’imperio, che per ordine dell’imperio i capitani si eleggessino e sotto il nome medesimo le genti si comandassino, e che la distribuzione de’ luoghi che si acquistassino si facesse secondo la determinazione della dieta; ma non volendo Massimiliano altro compagno o altro nome che il suo, né che di altri che suoi, benché sotto nome dello imperio, fussino i premi della vittoria, e contentandosi piú di questo aiuto, in questo modo, che, in altro modo, di maggiore, non fu fatta altra deliberazione. La quale benché non corrispondesse alla espettazione degli uomini prima conceputa, nondimeno non cessava perciò in Italia il timore che s’aveva della passata sua; perché si considerava che, aggiunti alle genti stabilite nella dieta gli aiuti che gli darebbono i sudditi suoi, e quel che egli poteva fare da se medesimo, arebbe esercito molto potente e di gente tutta feroce ed esperimentata alla guerra, e accompagnato con infinite artiglierie; il che faceva piú formidabile l’essere egli, per la disposizione della natura e per il lungo esercizio nell’armi, peritissimo nella disciplina militare, e bastante a sostenere con le fatiche del corpo e con la sollecitudine dell’anima qualunque gravissima impresa; e perciò in maggiore estimazione che giá cento anni fusse stata alcuna imperadore. Aggiugnevasi che continuamente trattava di condurre agli stipendi suoi dodicimila svizzeri: alla qual cosa