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libro ottavo ‐ cap. xi 307

XI

Importanza del dominio di Padova per i veneziani. Forze degli avversari e fortificazioni di Padova. Assalti de’ soldati di Massimiliano alle mura e valorosa difesa de’ veneziani. Ritirata dell’esercito di Massimiliano; querele di questo contro gli alleati. Accordi fra Massimiliano e gli ambasciatori fiorentini. Le truppe francesi si ritirano nel ducato di Milano; i veneziani rifiutano la tregua con Massimiliano.

Non aveva mai, né in quella etá né forse in molte superiori, veduto Italia tentarsi oppugnazione che fusse di maggiore espettazione e piú negli occhi degli uomini, per la nobiltá di quella cittá e per gli effetti importanti che dal perderla o vincerla resultavano. Conciossiaché Padova, nobilissima e antichissima cittá e famosa per l’eccellenza dello studio, cinta da tre ordini di mura e per la quale corrono i fiumi di Brenta e di Bachiglione, è di circuito tanto grande quanto forse sia alcuna altra delle maggiori cittá d’Italia; situata in paese abbondantissimo, ove è aria salubre e temperata, e benché stata allora piú di cento anni depressa sotto l’imperio de’ viniziani, che ne spogliorno quegli della famiglia di Carrara, ritiene ancora superbi e grandi edifici e molti segni memorabili di antichitá, da’ quali si comprende la pristina sua grandezza e splendore: e dallo acquisto e difesa di tanta cittá dipendeva non solamente lo stabilimento o debolezza dello imperio de’ tedeschi in Italia ma ancora quello che avesse a succedere della cittá propria di Vinegia. Perché difendendo Padova poteva facilmente sperare quella republica, piena di grandissime ricchezze e unita con animi prontissimi in se medesima né sottoposta alle variazioni alle quali sono sottoposte le cose de’ príncipi, avere in tempo non molto lungo a recuperare grande parte del suo dominio; e tanto piú che la maggiore parte di quegli che avevano desiderato le mutazioni, non vi avendo trovato dentro effetti corrispondenti a’ suoi pensieri, e conoscendosi per la comparazione quanto fusse diverso il reggimento moderato de’ viniziani da quello de’ tedeschi alieno