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e specialmente perché, per tenergli in continuo sospetto, ricettavano ne’ luoghi vicini tutti i fuorusciti di Arezzo e di quell’altre terre.

Accresceva il timore di tutti questi il considerare quanto con l’armi co’ danari e con l’autoritá fussino potenti tali inimici, quanto in tutte le cose loro si dimostrasse propizia la fortuna, e che per tanti acquisti non si era moderata in parte alcuna la loro cupiditá, anzi, come se al fuoco fussino somministrati continuamente nuovi alimenti, era diventata immoderata e infinita. Temevasi che essi, conoscendo quanto rispetto avesse loro il re di Francia, non pigliassino animo a tentare qualunque cosa, eziandio contro alla sua volontá; e giá dicevano il padre e il figliuolo, palesemente, pentirsi de’ troppi rispetti e dubitazioni che avevano avute nelle cose d’Arezzo, affermando che ’l re, secondo la natura de’ franzesi, e i mezzi potenti che avevano nella sua corte, tollererebbe sempre le cose fatte benché gli fussino moleste. Né assicurava alcuno di questi che temevano, l’essere il re obligato alla sua protezione; perché erano freschi gli esempli che aveva permesso che sotto quella fusse spogliato il signore di Piombino, né risentitosi che il medesimo fusse accaduto al duca d’Urbino, accettatovi da lui quando mandò l’esercito a Napoli, perché dette in servigio suo cinquanta uomini d’arme. Ma piú presente e piú tremendo era l’esempio di Giovanni Bentivogli; perché, con tutto che il re avesse ne’ prossimi anni comandato al Valentino che non molestasse Bologna, allegando che le obligazioni che aveva col pontefice non si intendevano se non per le preeminenze e autoritá le quali, nel tempo che si confederorno insieme, vi possedeva la Chiesa, nondimeno in questo tempo, ricercandolo il Bentivoglio di aiuto per le preparazioni che si facevano contro a lui, variando la interpretazione delle parole secondo la varietá de’ fini suoi, e commentando le capitolazioni fatte piú tosto come giurisconsulto che come re, rispondeva che la protezione per la quale si era obligato a difenderlo non impediva la impresa del pontefice se non per la persona e beni suoi particolari; perché, se bene le parole