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LIBRO QUINTODECIMO
I
La vittoria nuova contro a’ franzesi, benché avesse quietato le cose di Lombardia, non aveva per ciò diminuito il sospetto che il re di Francia, essendo pacifico e intero il regno suo ed essendo ritornati salvi i capitani e le genti d’arme che aveva mandate in Italia, non avesse, innanzi passasse molto tempo, ad assaltare di nuovo il ducato di Milano; massime che erano, come prima, parati i svizzeri a andare agli stipendi suoi e il senato viniziano perseverava seco nella antica confederazione: per la considerazione del quale pericolo i capitani cesarei erano costretti a nutrire e a pagare l’esercito; cosa molto difficile, perché né da Cesare né del regno napolitano ricevevano danari, e lo stato di Milano era in modo esausto che non poteva per sé solo sostenere né tanti alloggiamenti né tante spese. Però, reclamando invano i popoli e il collegio de’ cardinali, avevano mandato la maggiore parte delle genti ad alloggiare nello stato ecclesiastico; e passando