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libro quintodecimodecimo - cap. vi | 209 |
VI
Ma pochissimi dí poi che l’ammiraglio si era levato di quello alloggiamento, nel quale era stato circa..., succedette la creazione del nuovo pontefice, essendo giá stati nel conclave cinquanta dí: nel quale entrati da principio trentasei cardinali e sopravenuti poi tre cardinali, consumorno tanto tempo con varie contenzioni; dividendo gli animi loro non solamente le volontá diverse di Cesare e del re di Francia ma eziandio la grandezza del cardinale de’ Medici. Il quale, oppugnato da tutti quegli che seguitavano l’autoritá del re, da alcuni di coloro ancora che dipendevano da Cesare, aveva in arbitrio suo le voci concordi di sedici cardinali, disposti assolutamente a eleggere lui e a non eleggere alcuno altro senza il suo consentimento, e promesse occulte da cinque altri di dare il voto alla elezione che si facesse di lui proprio; e lo favorivano oltre a questo lo imbasciadore di Cesare e tutti gli altri che l’autoritá d’esso seguitavano: i quali fondamenti benché avesse avuti quasi tutti alla morte del pontefice Lione, nondimeno, era ora entrato nel conclave con la deliberazione piú costante di non abbandonare, né per lunghezza di tempo né per qualunque accidente, le sue speranze, fondate principalmente perché alla elezione del pontefice è necessario concorrino i due terzi delle voci de’ cardinali presenti. Né gli ritraeva da queste divisioni o il pericolo comune d’Italia o proprio dello stato della Chiesa; anzi, secondo che variavano i progressi della guerra, andava ciascuna delle parti differendo la elezione, sperando favore dalla vittoria di quegli che gli erano propizi; e si sarebbe differita molto piú tempo se ne’ cardinali avversi al cardinale de’ Medici, i quali