Pagina:Guicciardini, Francesco – Storia d'Italia, Vol. IV, 1929 – BEIC 1847812.djvu/29

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libro tredicesimo - cap. v 23

avere accresciuti immoderatamente gli stipendi, dimandavano di nuovo insolentemente condizioni molto maggiori: alle quali repugnando i ministri del pontefice, si interponevano per concordargli Carbone e il capitano delle lancie franzesi, venuto da Rimini a Pesero per questa cagione. Ma cinque o sei dí da poi che era succeduto il caso degli spagnuoli e tedeschi al monte della Imperiale, Francesco Maria con tutto l’esercito si scoperse vicino a loro. Una parte de’ quali insieme con Ambra, messasi in battaglia, con sei sagri e seguitata da’ tedeschi, si uní con lui; ingegnandosi invano Carbone con prieghi e con parole ardenti di ritenergli: col quale rimasono sette capitani con mille trecento fanti; gli altri tutti, insieme co’ tedeschi, l’abbandonorno. E come nelle cose della guerra si aggiungono sempre a’ disordini nuovi disordini, i fanti italiani, vedendo la necessitá che s’avea di loro, la mattina seguente tumultuorno: i quali per quietare bisognò, ne’ pagamenti, concedere dimande immoderate; non essendo né piú vergogna né minore avarizia ne’ capitani che ne’ fanti. Ed era certo cosa maravigliosa che nello esercito di Francesco Maria, nel quale a’ soldati non si davano mai i danari, fusse tanta concordia ubbidienza e unione; non dependendo tanto questo, come con somma laude si dice di Annibale cartaginese, dalla virtú o autoritá del capitano quanto dallo ardore e ostinazione de’ soldati: e per contrario, che nello esercito della Chiesa, ove a’ tempi debiti non mancavano eccessivi pagamenti, fussino tante confusioni e disordini, e tanto desiderio ne’ fanti di passare agli inimici. Donde apparisce che non tanto i danari quanto altre cagioni mantengono spesso la concordia e l’ubbidienza negli eserciti.

Spaventati da tanti accidenti, il legato e gli altri che intervenivano nel consiglio, esaminato lungamente quello che per rimedio delle cose afflitte fusse da fare, né essendo piú prudenti o abbondanti di modi abili a provedere dopo i disordini seguiti che fussino stati a provedere che non seguissino, movendogli ancora gli interessi e le cupiditá particolari, conchiuseno essere da confortare il pontefice che restituisse i Bentivogli