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libro tredicesimo - cap. viii 39

che per la fortezza della muraglia o per altra munizione; la quale non avendo ottenuta, si ridusse sotto l’Apennino, tra il Borgo e Cittá di Castello, dove fatti venire quattro pezzi d’artiglieria da Mercatello, alloggiò meno di un mezzo miglio presso al Borgo, in sulla strada per la quale si va a Urbino, incerto di quel che avesse a fare: perché, essendo gli inimici passati dietro a lui in Toscana, [erano] entrati nel Borgo molti de’ soldati italiani, in Cittá di Castello si era fermato Vitello con un’altra parte, in Anghiari, nella Pieve a Santo Stefano e nelle altre terre convicine erano entrati i fanti tedeschi i corsi i grigioni e i svizzeri. Venne similmente, benché piú tardi, Lorenzo de’ Medici da Firenze al Borgo; ove stette intorno Francesco Maria oziosamente molti dí: ne’ quali luoghi cominciando ad avere incomoditá grande di vettovaglie, né si vedendo presente speranza alcuna di potere fare effetto buono, anzi diventato l’esercito suo (il quale era necessario si sostentasse di prede e di rapine) non manco formidabile agli amici che agli inimici, cominciava egli medesimo a non conoscere fine lieto alle cose sue; e i fanti che l’avevano seguitato, non avendo pagamento, non speranza di potere piú molto predare per non avere artiglierie e munizioni di qualitá da sforzare le terre, sopportando carestia di vettovaglie, vedendo gli inimici accresciuti di forze e di riputazione, poiché si era scoperto loro tanto favore de’ príncipi, cominciavano a infastidirsi della lunghezza della guerra, non sperando piú poterne avere, né col combattere presto né con la lunghezza del tempo, felice successo. E al pontefice, da altra parte, accadeva il medesimo: esausto di danari, poco potente per se stesso a fare le provisioni necessarie nel campo suo, e dubbio, come mai, della fede de’ re e specialmente del re di Francia, il quale tardamente provedeva al sussidio de’ danari dovutogli per la capitolazione, e perché lo Scudo, fermatosi secondo la volontá del papa in Romagna, aveva recusato di mandare parte delle sue genti in Toscana, allegando non le volere dividere.

Però, e prima che gli eserciti passassino l’Apennino, e molto piú ridotte le cose in questo stato, erano stati vari