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necessitato a fermarsi nel regno di Napoli insino alla primavera: al quale tempo si ragionava di fare per la salute comune nuove provisioni. Però il re di Francia mandò a Renzo soccorso di danari; e i viniziani, desiderando il medesimo, eziandio per ritenere piú facilmente con gli aiuti degli altri le terre occupate nella Puglia, offerivano di accomodarlo di dodici galee, ma instando che essi le armassino, e che la spesa si computasse negli ottantamila ducati a’ quali erano tenuti per la contribuzione promessa a Lautrech, non udivano; e il re di Inghilterra prometteva di non mancare delle provisioni ordinarie, e i fiorentini si erano composti di pagare la terza parte delle genti vi aveva condotte Renzo. Non erano pronti a estinguere questo incendio gli imperiali, occupati in esigere de’ danari, per sodisfare a’ soldati de’ pagamenti decorsi: le quali esazioni per fare piú facili, e per assicurare il reame con gli esempli della severitá, fece il principe di Oranges decapitare publicamente in sulla piazza del mercato di Napoli, dove era la peste grande, Federigo Gaetano figliuolo del duca di Traietto ed Enrico Pandone duca di Boviano nato di una figliuola di Ferdinando vecchio re di Napoli, e quattro altri napoletani; usando ancora simili supplíci in altri luoghi del regno. Col quale esempio spaventati gli animi di ciascuno, procedendo contro agli assenti che avevano seguitato i franzesi, e confiscando i loro beni, gli componevano poi in danari; non pretermettendo acerbitá alcuna per esigerne maggiore quantitá potessino. Le quali cose tutte si trattavano da Ieronimo Morone, al quale in premio delle opere sue fu donato il ducato di Boviano. Aggiunsesi a questi movimenti che nello Abruzzi Giaiacopo Franco entrò per il re di Francia nella Matrice, che è vicina alla Aquila: per il che tutto il paese era sollevato, e nella Aquila si stava con sospetto; dove era Sciarra Colonna, ammalato, con seicento fanti. Provedevano anche i viniziani le cose di Puglia, e mandando per mare alcuni cavalli leggieri per fornire Barletta dettono a traverso in parte della spiaggia di Barletta e di Trani, dove il proveditore loro annegò, che era montato in su uno battello; i cavalli,