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294 storia d'italia

in Italia non erano né altre guerre né altre prede, il Maramaus venne in quel di Siena, contro alla volontá del pontefice, con dumila fanti.

Erasi la cittá di Volterra arrenduta al pontefice; ma tenendosi la fortezza per i fiorentini, si batteva in nome degli imperiali con due cannoni e tre colubrine venute da Genova: la quale desiderando i fiorentini soccorrere, mandorono a Empoli cento cinquanta cavalli e cinque bandiere di fanti, i quali, usciti di notte, passorono per il campo tra Monte Uliveto e San Giorgio; ed essendo scoperti furno mandati dietro a loro cavalli, i quali gli raggiunseno, ma combattuti dagli archibusieri si ritirorono con qualche danno; e i cavalli usciti di Firenze, per altra via dietro al campo, si condusseno salvi. Entrorono adunque, a’ ventisei di aprile a ventuna ora, nella fortezza di...; e rinfrescati i soldati, assaltò subito la terra: e prese, insino alla notte, due trincee; in modo che, la mattina seguente, la cittá si dette. E guadagnò il Ferruccio l’artiglieria venuta da Genova. E trovandosi in Volterra con quattordici compagnie di fanti, arebbe fatto rivoltare Sangeminiano e Colle e, interrompendo le vettovaglie che per quella via venivano da Siena, messo lo esercito in grave difficoltá: i capitani del quale non pensando piú se non allo assedio, il marchese del Guasto ritirò in Prato l’artiglierie. Ma essendo opportunamente sopragiunto in quelle bande il Maramaus, con dumila cinquecento fanti non pagati, soccorso venuto (tanto sono incerte le cose della guerra) contro alla volontá del pontefice, fermò l’impeto suo.

A’ nove di maggio si fece una grossa scaramuccia fuora della porta Romana: morti e feriti di quegli di dentro cento trenta, di quegli di fuori piú di dugento; tra’ quali il capitano Baragnino spagnuolo.

Speravano pure ancora i fiorentini dal re di Francia qualche sussidio, il quale continuava di promettere grandissimo soccorso recuperati che avesse i figliuoli; e per nutrirgli in questo mezzo con speranza, dette assegnamento a mercatanti fiorentini per ventimila ducati, dovuti loro molti anni innanzi, perché gli