Pagina:Guicciardini, Francesco – Storie fiorentine dal 1378 al 1509, 1931 – BEIC 1849436.djvu/342

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Firenze, e si concluse non si lasciassi per questo, perché quando bene si esprimessi, non lo osserverebbe piú che gli paressi, o se pure lo osservassi, cosi lo osserverebbe promettendolo a parole. E cosi ridata la commessione, l’accordo si conchiuse ne’ modi detti di sopra, e ne venne a Firenze le nuove alla fine dello anno 1508, negli ultimi di. In detto tempo, intendendosi come monsignore di Ciamonte ne era venuto a Milano in poste per apparecchiare le cose necessarie alla espedizione contro a’ viniziani, gli fu mandato oratore Francesco Pandolfini.