Pagina:Guicciardini, Francesco – Storie fiorentine dal 1378 al 1509, 1931 – BEIC 1849436.djvu/64

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STORIE FIORENTINE ziani d’avere loro mancato forse in qualche convenzione avevano insieme, o perché fussino allettati da qualche promessa de’ collegati, o perché fussino impauriti, considerando che se e’ viniziani ottenevano, verrebbono in tanta grandezza, che e gli amici e gli inimici arebbono a stare a loro discrezione. Comandò dunche el papa a’ viniziani che levassino le offese da Ferrara e restituissino le cose occupate a quello stato; e non ubbidendo loro, successivamente, benché con qualche intervallo di tempo, gli dichiarò scomunicati ed interdetti; e per pigliare el modo della difesa, si fece una dieta a Cremona, dove oltra gli oratori di tutti gli altri stati di Italia, eccetto e’ genovesi, vi intervenne personalmente el duca di Calavria, el signore Lodovico Sforza, Lorenzo de’ Medici, el marchese di Mantova, messer Giovanni Bentivogli, e credo el conte Girolamo, oltre a Francesco da Gonzaga, cardinale mantovano, legato del papa. E finita la dieta, el legato e duca di Calavria si transferirono a Ferrara; dove attendendo alla difesa ed ingrossando continuamente di gente, el signore Lodovico espugnò San Secondo e spacciò tutto lo stato de’ Rossi; in modo che potendosi valere di tutte le gente sforzesche, si conchiuse, per piú difesa di Ferrara, rompere a’ viniziani dalla banda di Milano in sul bresciano. La qual cosa si accelero, perché el signore Ruberto sperando avere parte in Milano e potervi fare movimento, partito del ferrarese e fatto un ponte in sull’Adda, ne venne insino in sulle porte di Milano; dove non si vedendo novitá, si ritornò adrieto, non avendo fatto alcuno acquisto; e perché gli era molto tardi al campeggiare, le fazioni dell’arme si riposorono.

Nella medesima state la cittá recuperò le terre tenevano e’ sanesi di nostro, acquistate nella guerra del 78; perché avendo e’ sanesi fatto novitá e cacciati molti cittadini, e loro ridottosi in su’ confini, dove si stimava avessino favore o dal papa o dal re, entrò gran sospetto a quegli reggevano, in modo che per loro sicurtá e appoggio feciono lega colla cittá e restituirono la Castellina e gli altri luoghi. E di poi andorono a campo a Serezzana la quale non s’ebbe, per avere in Luni-