Pagina:Guida al Lago d'Iseo.djvu/52

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sito pittoresco assai con vago bacino d’acqua nativa, vi si chiama il Follo. Le torri di Tavernola erano de’ Fenaroli, ai quali si deve l’incremento della terra, che prima del 1400 era sparta nei gruppi più aiti di Cavianega e di Vianega di S. Pietro, antica parrocchiale, della quale sino al 1578 dipendevano anche Vigolo e Parzanica. In essa si veggono dipinti a fresco del 1495 e del 1505, e reliquie di dipinti della scuola di Romanino. A Cabianega è chiesetta abbandonata d’architettura lombarda del secolo XIII. Bergamo nel 1331 unì in Comune solo Tavernola, Blenica, Cabianega. A Tavernola sul porto s’ammirano giganteschi pergolati di malvasìe, delle quali nel 1860 vi peri un ceppo, che da solo dava più di due ettolitri di vino. Tavernola ha le due filande a vapore, Sina e Capuani. — Abitanti 778.


Vigolo e Parzanica campano più di pastorizia e di boschi che d’agricoltura. Parzanica più elevato del monte Isola, per la buona esposizione al mezzodì coltiva anche la vite. Ha rovine di muri antichi all’alta chiesetta della Trinità, detti i pagà e ricordanti riti gentili. Vigolo ha inscrizione in caratteri tra il 1200 ed il 1300 sulla chiesetta di S. Michele, ed ambi i paesi serbano qualche reliquie di rocchetto del medio evo. Vigolo è notevole per alcuni alberi colossali da frutto. Nel 1867 sotto Vigolo s’abbattè un noce