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una mala via mulattiera passante per Zone. Antico sito pastorale, che arricchivano le selve ed i pastori del monte Guglielmo e l’industria della lana, per la quale nel 1600 avea duemila pecore. Solo sotto i Franchi il cristianesimo sali a Zone, che teneva sacrario sulla cima d’un colle, dove sono reliquie di costruzioni antiche, dette i Pagà. S. Carlo nel 1580 ordinò che la di lui parrocchiale di S. Giorgio fosse trasportata al sito dell’attuale. Sotto l’antica parrocchia nel 1722 s’aprirono in terreno alluvionale quelle grandi frane che vi formarono mirabili piramidi. Sulla parte meridionale esterna di S Giorgio nel 1484 si dipinse l’impresa di S. Giorgio, secondo la leggenda di Perseo, ed una Madonna; altra Madonna a fresco vi si fece nel 1524, e questi dipinti vi rimangono ancora discretamente conservati.
Da Zone sino verso la cima del monte Guglielmo anticamente neregghiava una selva di noci e castagni presso il paese, di alberi resinosi più in alto. Le vette di quel monte salgono a 1949 metri, e la occidentale si chiama Castel Bertì, l’orientale Gölem o Giölem, nome rispondente al Göllheim della Baviera, onde male si scrive Guglielmo, come male è scritto Zone quel comune che il volgo dice Sù. Dal 1870 si migliorarono i pascoli del Gölem, e nel 1873 il Comune ci teneva ad estivare 397 vacche. Dalla cima di questo monte si gode la più vasta, varia e