Pagina:Guida al Lago d'Iseo.djvu/92

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Bienno. — Salendo presso il grosso torrente Grigna si va a Bienno ed a Prestine. Bienno, pronunciato Bien, forse era Brien nome cenomano, come Bre, Boer, Nader, Cimberg. Gli avanzi colossali di architravi, di stipiti, di mura d’arenaria rossa, denotano che da antico Bien fu paese forte ed opulente. Nel 1600 aveva la più bella selva resinosa di Valle Camonica, e 15 fucine, delle quali 6 per falci. Il sacrato della di lui parrocchiale al sommo della terra è il più pittoresco della valle. Nella chiesa della Madonna voglionsi vedere nell’interno dipinti a fresco del secolo XV in parte guasti, e fuori la Madonna nella lunetta sulla porta d’ingresso alla maniera del Ferramola. Il Romanino nel coro dipinse arditissimo sposalizio. La pala di questa chiesa è attribuita a Morone. Bienne ed Esine hanno fucine nelle quali si preparano mescolami e ferro in verghe, ed a Bienno 24 fuochi preparano padelle, fondi di bilancie, lamiere, oggetti eccellenti per la qualità del metallo, ma che fatti a mano ancora, non hanno l’aspetto grazioso de’ prodotti francesi ed austriaci, nè costano si poco. Que’ fabbricanti da poco tempo composero unica società che saprà quindi introdurre perfezionamenti economici, e che produce pel valore annuale di duecentomila lire. — Abitanti 1900.